Cipriato, Talcato o Powdery? La differenza non c’è , sono tre termini che definiscono la stessa sfaccettatura .
La sfaccettatura cipriata è nata all’inizio del 1900 grazie a guerlain che diede inizio alla tendenza dei profumi cipriati con uno dei suoi profumi composto da bergamotto, rosa, gelsomino, vaniglia, Fava tonka e Iris. La nota cipriata si chiama così perchè evocava la cipria delle nostre nonne e infatti le materie prime che appartengono a questa sfaccettatura vengono spesso definite polverose. Nel 1980 questa sfaccettatura è stata modernizzata con l’associazione della nota muschiata. Oggi sono diverse anche le materie prime sintetiche che arricchiscono questa sfaccettatura come il metilionone che riproduce l’aroma di Violetta che non si estrare dai fiori oppure l’eliotropina e la cumarina che è l’isolato della Fava tonka. Tra le note cipriate naturali troviamo anche le foglie di violetta, la carota, la ginestra, la mimosa e il fieno.
Cosa mi attraversa la mente e il cuore quando sento un profumo Cipriato? setoso, prezioso, morbido, nobile, polveroso, intimo
I profumi cipriati creati da mio padre sono il TALCO DELICATO , la VIOLETTA DI BOSCO e LA VECCHIA SPEZIERIA. I profumi cipiati che ho ceato negli ultimi anni sono invece sempre abbinati ad un’altra sfaccettatura come la legnosa per AMITA e la agrumata per ASLI
TALCO DELICATO
Il nostro profumo CIPRIATO per eccellenza è TALCO DELICATO con Limone Di Sicilia, Cumarina, Legni Dolci, Miele, Crema
Dolce carezza dell’infanzia, il sapore del limoncello, un profumo avvolgente che dona un eleganza retrò e si posa sulla pelle come un morbido bacio sul collo. Una goccia di Miele cade nella boccetta, ed ecco che Legni si addormentano su un letto di Violette in fiore, all’ombra di un albero di Limoni. La violetta, fiore della semplicità e dell’umiltà, passando spesso inosservata, possiede non solo un coloro sorprendente ma un odore ancora più magico. Secondo la leggenda francese, nei petali di questo fiore si può intravedere il viso della persona amata. Un incantesimo come nelle fiabe.
Francesca Di Massimo